martedì 24 gennaio 2012

Abito da sposa cercasi!

E' da un po' che pensavo all'opportunità di scrivere un post che parlasse di abiti da sposa e alla fine, eccolo qua. Vi dico subito che non sarà un post in cui parlerò di collezioni, stili, colori o ampiezze. E vi dirò di più, non parlerò nemmeno delle famose regole che si dovrebbero seguire nella scelta dell'abito, del tipo: no all'abito a sirena per le spose con curve morbide o roba del genere. Sono certa che determinati modelli si adattino meglio di altri a determinate silhouette, ma non credo che questo debba definire delle regole.
L'unica regola che mi sento di consigliare nella scelta dell'abito da sposa è: provate anche quello che non pensate possa starvi bene e lasciatevi scegliere dall'abito!


From plussizebridal.co.uk


Sì, è proprio così, il 90% delle volte è l'abito che sceglie la sposa e non viceversa. Quando me lo dicevano, prima del mio matrimonio, non ci credevo affatto (quindi se siete scettiche di fronte a questa mia affermazione, vi capisco benissimo!), ma poi è successo esattamente così. Ho provato diversi abiti, non tantissimi, ma quando ho indossato quello che poi è diventato mio, l'ho capito subito...la ricerca era finita...nonostante l'avessi messo nella lista di quelli da provare con la convinzione che non mi sarebbe mai stato bene e nonostante fosse 2 taglie più piccolo e non si chiudesse!


ecco il mio abito, collezione 2008 di San Patrick

E dunque, siamo arrivati al punto...le taglie degli abiti campione. Vi parlo della mia esperienza personale perché so essere simile a quella di molte sposine. Come dicevo, non ho provato molti abiti (giusto una decina :-P), tutti nello stesso atelier e durante un solo appuntamento. E già questo può sembrare anomalo, perché diversi atelier non sono così disponibili con le sposine. L'abito che poi ho scelto l'ho provato per secondo e appena indossato ho sentito le farfalle nello stomaco...era fatta, era il mio! Ma ho continuato a provarne altri un po' per curiosità, un po' perché "quando mi sarebbe ricapitato?" e poi, soprattutto, perché avevo timore di scegliere un abito che in realtà avevo infilato un po' a forza, ma non indossato realmente. All'epoca (parliamo di 3 anni fa, non del secolo scorso eh!) portavo una 46/48 e dei dieci abiti provati, solo uno si chiudeva :-(.
Probabilmente, se fossi riuscita ad entrare subito in quell'abito l'avrei fermato quello stesso giorno. Invece, alla fine, ci sono volute 2 settimane di riflessioni ad alta voce con mia madre, una buona dose di rassicurazioni da parte delle due magnifiche assistenti dell'atelier che mi hanno seguito e la voglia di non toglierlo più di dosso la seconda volta che l'ho provato (nonostante fosse fissato sulla schiena con delle stringhe per non farlo cadere!).

collezione Cristal 2012 di Le spose di Michelle

Tutto sommato mi sento di dire che la mia esperienza non è stata così tragica...forse solo un po' di ansia in più durante i sei mesi di attesa che mi hanno separato dalla prima prova ufficiale.
La cosa che mi infastidì allora e che continua ad infastidirmi oggi è però l'idea che per gli abiti campione il rapporto tra taglie comode (la mia 46/48 e oltre) e, passatemi l'espressione, taglie scomode (dalla 44 in giù) sia di 1 a 10! Onestamente, mi sembra assurdo! E diventa addirittura inaccettabile quando ti rendi conto di due cose:

1) quei pochi modelli per taglie comode hanno delle linee a dir poco antiquate. Come se le donne un po' più in carne siano costrette ad indossare capi castigati, senza scollature o punto vita...insomma, in poche parole, fuori moda!
2) alcuni atelier non fanno provare gli abiti che non sono della propria taglia, al massimo li fanno poggiare addosso chiedendo di immaginare l'effetto finale....Cosa??? Ma pensano davvero che sia possibile acquistare il proprio abito da sposa solo immaginando quello che sarà l'effetto finale?

collezione 2012 via Carnevali Spose

La cosa che mi stupisce è che, a detta di diverse commesse con cui ho parlato, la clientela di molti atelier è composta principalmente da sposine che indossano taglie comode...qualcosa dunque non quadra. La spiegazione che mi sento dare quando mi capita di parlare dell'argomento è che le case di moda inviano campioni di piccola taglia (principalmente 40 e 42) perché necessitano di meno stoffa per essere confezionati e dunque, banalmente, rappresentano un costo più basso per l'azienda. Ma allora, forse, se ordino un abito taglia 48, avendo provato una 42 (se sono fortunata e me la fanno provare), dovrò pagare un prezzo maggiorato rispetto a quello di listino? A me non è successo e posso dire che non mi è mai capitato di sentire una cosa del genere (per fortuna)...ma a questo punto, mai dire mai! :-)


collezione 2012 via Carnevali Spose

Mi piacerebbe conoscere le esperienze di altre spose in merito. Quanto sono frequenti situazioni di questo tipo?
Io posso dire una cosa. Quello della scelta dell'abito è per la maggior parte delle spose il momento più sognato, idealizzato e carico di emozioni che si trovano a vivere durante i preparativi del matrimonio. Spesso è accompagnato da tanti dubbi, tante paure, tante insicurezze. L'investimento, non solo economico, ma soprattutto emozionale è davvero alto. E mi addolora vedere l'eccitazione delle spose trasformarsi pian piano in sconforto quando si dice loro che quell'abito non possono provarlo perché non è della propria taglia, o quando vengono accolte in atelier facendo immediatamente presente che non hanno molti modelli della loro taglia da far provare.

Onestamente, quando posso, cerco di sconsigliare determinati atelier, ma a volte non è proprio possibile. Quello che però posso fare è consigliare atelier che, so per certo, hanno ampliato la gamma di modelli per taglie comode. Si tratta di Carnevali Spose. I suoi punti vendita si trovano a Roma, Latina e Civitavecchia. Io vi consiglio il punto vendita di Roma, presso il Centro Commerciale Domus. Chiedete di Linda o Sonia. Vedrete che non ve ne pentirete. :-)

A presto,
Vale

3 commenti:

  1. Momento emozionante la scelta dell' abito. Io avevo prima dato uno sguardo su internet e mi ero innamorata di un abito di pronovias, per cui sono andata i atelier l'ho misurato (io ero una 46)e mi è piaciuto, ne ho misurati altri tre per curiosità, ma la scelta era fatta.
    per la taglia non ho avuto problemi perchè c'erano tutte le taglie anche per i campioni.
    ciaoooo

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  2. Ciao Rossella, grazie per aver condiviso la tua esperienza. Hai ragione, gli abiti Pronovias sono molto belli, tra i miei preferiti di sicuro. E mi fa anche piacere sapere che erano disponibili tutte le taglie per i campioni. Posso chiederti di quale atelier si tratta? Magari può essere un'informazione utile. :-)

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  3. Molto belli... Ho trovato un'abito, bello, che mi piacevo, http://www.pricedefy.it/comparatore/abiti-vestiti/prezzi/lightinthebox-it-eyota-abito-da-sposa-in-raso

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